Sperimentare in tutti gli ambiti…
Uno degli obiettivi che Loading Future si propone di perseguire è l’innovazione nelle aziende, fornendo un supporto costante nell’evoluzione tecnologica e digitale e ideando dei business innovativi e di successo.
L’apporto di un team con delle skill eterogenee e punti di vista diversi, ma allo stesso tempo convergenti, è un elemento fondamentale per la qualità delle nostre offerte.
Un team che possiede solamente determinate competenze tecniche, in sè molto specialistiche, rischia di essere “miope” riguardo ad alcuni aspetti, ad esempio quelli umanistici, che nei processi di innovazione sono importantissimi, se non fondamentali.
Innovazione e studi umanistici potrebbero sembrare in netta antitesi tra di loro, invece noi siamo certi che il loro connubio permetta di ottenere dei risultati di qualità molto più alta, perché il sapere tecnico si mescola al sapere antropologico e culturale producendo risultati inaspettati e, appunto, innovativi.
Una nuova risorsa e una nuova prospettiva per interpretare il futuro
Proprio in risposta a questa nostra intuizione ed esigenza, abbiamo accolto nel nostro team Jenny. Appassionata sin da piccola della letteratura italiana, con particolare ammirazione verso la poesia e la prosa otto/novecentesca, dopo le scuole medie ha proseguito gli studi al Liceo Classico per poi proseguire con gli studi umanistici in ambito universitario presso la facoltà di Lettere moderne all’Università degli Studi di Udine.
Grazie alle sue conoscenze storiche, filosofiche, artistiche e letterarie, nel nostro team ricopre il ruolo di Research & Content Specialist, occupandosi di ricerche sui trend globali; dell’analisi di fenomeni e processi evolutivi impattanti sui mercati, sul business e sulle aziende; di proporre idee innovative e creare dei contenuti di qualità.
La cultura classica non si pone in contrasto con i temi di innovazione ed evoluzione tecnica e tecnologica odierna, bensì può rappresentare un serbatoio di conoscenza da cui attingere per la nostra idea di innovazione.
Ecco il perché della necessità di un team eterogeneo: per utilizzare un termine greco, πολύτεχνος (“polytekhnos” derivante da “polys” che significa “molto” e “techne” che significa “arte, conoscenza”), il quale ci rimanda al connubio perfetto tra il sapere tecnico-scientifico e quello umanistico.

Il punto di vista di Jenny e di Loading Future
Nonostante sia diffusa la convinzione che lo studio dei classici e dell’antichità non possano giovare nei processi di innovazione, in realtà avere solide conoscenze umanistiche può rappresentare un valore aggiunto da non sottovalutare. La cultura classica non può essere sussunta in un semplice studio linguistico del Greco e del Latino, perché essa offre un patrimonio culturale ben più ampio e di importanza indiscutibile. In Grecia si è sviluppata la democrazia, sempre in Grecia a partire dal verso “Cantami, oh diva, del Pelide Achille” è sorta la letteratura mondiale, a Roma è nato il Diritto romano che ha lasciato innumerevoli tracce sino ad oggi…e questi sono solo alcuni spunti per comprendere quanto attuali siano in realtà gli studi classici.
A questo proposito Antonio Gramsci in un passo delle “Lettere dal carcere” scrive che il Greco e il Latino “si imparano per conoscere la civiltà dei due popoli, la cui vita si pone alla base della cultura mondiale”; non è quindi un sapere “morto” e dimenticato, anzi dovrebbe essere patrimonio di tutti. Studiare un testo antico, analizzarlo nei suoi aspetti sintattici e morfologici, può sembrare un lavoro inutile e noioso, in realtà insegna ad essere pazienti, precisi e soprattutto a sviluppare un pensiero critico, importante anche nell’analisi delle vicende attuali.
Per innovare non si può prescindere da una riflessione storica e filosofica sul passato, infatti lo stesso Cicerone affermava che “non conoscere ciò che è accaduto prima di noi, ci fa rimanere degli eterni bambini”.
Un altro aspetto interessante, già evidenziato dallo scienziato Lucio Russo nel libro “Perché la cultura classica”, è che il patrimonio immenso tramandatoci dagli antichi non riguarda soltanto la Filosofia e la Letteratura, ma anche altre scienze, come l’Astronomia e la Cosmologia.
Un sapere, quindi, che si configura come un incontro tra diverse discipline e che anche noi, come gli antichi greci e latini, ci proponiamo di introdurre nei nostri progetti innovativi e improntati sul futuro.
I rischi di un’ eccessiva specializzazione e gli insegnamenti che ne derivano
L’importanza di essere poliedrici, di avere prospettive e visioni diverse è fondamentale al giorno d’oggi, perché rappresenta un antidoto contro l’eccessiva specializzazione in ambito lavorativo. Questo approccio sicuramente favorisce un rapido inserimento della risorsa, consentendole di restituire subito un grande valore, sebbene limitato ad una micro-area operativa. Esso tuttavia non può determinare un successo a lungo termine: molti aspetti importanti per un’azienda vengono tralasciati, comportando un rallentamento nell’evoluzione aziendale, un più debole spirito critico, una maggiore demotivazione e una grossa difficoltà in uno scenario di rotazione delle mansioni dei dipendenti.
Nonostante negli ultimi anni si sia diffuso un importante trend finalizzato alla valorizzazione del singolo individuo, come importante risorsa per l’evoluzione di un’azienda, è evidente che un dipendente, il quale ha una visione di un limitato set di processi della sua area, non può portare spunti e idee innovative volte al miglioramento.
Quindi, per tornare all’importanza della tradizione classica ed agli insegnamenti che essa ci trasmette, e per contestare un’eccessiva specializzazione, riportiamo il pensiero di un filosofo classico come Wilamowitz, il quale considerava indispensabile “la conoscenza del mondo greco in tutti i suoi aspetti, letterari, filosofici, politici e scientifici, non tanto come disciplina in sé, ma piuttosto come punto di partenza verso le diverse discipline».
Una visione poliedrica, un team politecnico ed una conoscenza più vasta possibile è ciò che attualmente si richiede in un’azienda e noi, proprio a partire da un solido sostrato culturale, ci proponiamo di introdurre questi piccoli accorgimenti e consigli, che ci accompagneranno in tutti i nostri progetti.

La “Scuola di Atene” rappresenta uno dei quadri più famosi di Raffaello, nel quale vengono raffigurati i più importanti filosofi dell’antichità, tra i quali Platone, Aristotele, Eraclito, Pitagora e molti altri. Abbiamo scelto di focalizzarci su questo dettaglio perchè sembra rappresentare proprio quello che Loading Future si propone di essere: un connubio di persone, di competenze e di prospettive diversificate che, tuttavia, hanno lo sguardo rivolto e indirizzato verso un unico obiettivo, l’innovazione.