Le domande alla base di ogni Progetto di digitalizzazione.

Prima della pandemia, una ricerca di McKinsey stimava che il 92% delle aziende intervistate avrebbe dovuto aumentare il proprio tasso di digitalizzazione, e questo è stato uno dei motivi principali che hanno portato alla nascita di Loading Future. 

Gli ultimi anni, hanno notevolmente accelerato tutti i processi di trasformazione digitale che le aziende devono attuare per continuare ad essere competitive sul mercato.

Pur consapevoli che l’argomento meriterebbe un più ampio dibattito, vorremmo provare ad individuare le domande che la proprietà o il management dovrebbero farsi prima di dare il via a dei Progetti che spesso rappresentano cambiamenti epocali per le loro Organizzazioni, oltre che chiarire quale dovrebbe essere il ruolo dei consulenti che accompagnano la trasformazione digitale.

Innanzitutto: la proprietà o il management conoscono a sufficienza il mondo digitale e le tecnologie utili all’azienda? Sono in grado di essere delle guide credibili per le proprie Organizzazioni?

Quando li intervistiamo per una nostra prima analisi, è netta la sensazione che la trasformazione digitale sia vista quasi come una questione di sopravvivenza, essenziale per stare sul mercato. Allo stesso tempo, però, si evidenzia una difficoltà nel capire quale potrebbe essere la soluzione migliore da adottare e nel quantificare il valore derivante dalla sua introduzione. È quindi necessario un impegno notevole nello spiegare i benefici che i nuovi processi ed i nuovi sistemi saranno in grado di offrire. Spesso la soluzione migliore è quella di illustrare nel dettaglio dei casi di applicazione di queste tecnologie in altre realtà. Per questo motivo, il consulente ha un ruolo decisivo nel tradurre e chiarire i benefici e spazi di miglioramento derivanti da un progetto di evoluzione digitale, ma rimane di fondamentale importanza che tale consapevolezza maturi e sia stimolata e diffusa a tutta l’Organizzazione dai vertici, i quali devono dimostrarsi parte attiva del Progetto.

Ci chiedono spesso: la trasformazione digitale sarà in grado di creare rapidamente valore?

Uno nuovo modello operativo, unito ad una nuova tecnologia, come regola generale, dovrebbe sicuramente puntare ad un aumento dei profitti almeno nell’ordine di un 20%, che sommato al miglioramento dell’efficienza e ad un’ottimizzazione dei costi, è in grado di ripagare in tempi brevi l’investimento. Ricordiamoci, però, che la visione non deve essere troppo a breve termine: Amazon, ad esempio, ha un orizzonte temporale di sette anni per i suoi investimenti.

Com’è possibile capire se la trasformazione digitale sta funzionando?

Partendo da una dettagliata attività di assessment e da una road map di Progetto che deve essere chiara e condivisa con tutti i key users, dovranno essere identificati almeno un paio di indicatori, associati a metriche di comprovata efficacia. Il consulente sarà in grado di suggerire i più opportuni, in base allo specifico ambito di applicazione:  per esempio, se parliamo di un e-commerce, l’indicatore potrebbe essere dato dalla diminuzione del tasso di abbandono del carrello.

Come coinvolgere il personale nella trasformazione digitale?

Per la buona riuscita del Progetto consigliamo sempre un approccio bottom-up ed una condivisione costante degli avanzamenti e dei risultati ottenuti. Non va poi dimenticata un’eventuale formazione aggiuntiva, che deve puntare non solo a far comprendere l’utilizzo dei nuovi processi e sistemi, ma deve anche aiutare l’Organizzazione ad apprendere le nozioni base in ambito IT, a predisporre opportuni analytics e a favorire una piena comprensione dei dati da parte dei relativi fruitori nonché gli amministratori di ogni processo digitalizzato.

Quali sono i rischi legati alla trasformazione digitale

Sicuramente, tutti gli aspetti legati alla sicurezza del dato e delle informazioni. Inoltre, non va sottovalutato il fatto che nuovi potenziali competitors potrebbero affacciarsi all’orizzonte, così come potrebbero aprirsi nuove interessanti prospettive se si guarda al digitale anche in un’ottica di Open Innovation.

La trasformazione digitale delle aziende è ormai iniziata ed è irreversibile, si tratta solo di governarla al meglio facendosi anche guidare da chi, con pazienza, ha già costruito in questi ultimi anni dei modelli vincenti.

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